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col chiaro del giorno non bisogna lasciarlo scoperto; ma appena terminato deve rinchiudersi in un tiratojo, ed ivi lasciarlo seccare, od anche asciugarsi di notte al fuoco. Prima di far uso di questa carta per delinearvi alcun oggetto, io generalmente lo avvicino per poco tempo verso la luce per dargli una lieve ombra di colore al fine di vedere se il fondo sia eguale. Se tale e, quando è portata ad una piccola estensione, si troverà la prova nel finale risultato. Ma se vi sono pochi gradi, o parti che non possono acquistare la medesima tinta, come nel rimanente, tale foglio di carta è da rigettarsi, poichè evvi un rischio, che adoperandolo invece di presentare un fondo uniformemente oscuro, che è l’esenziale alla bellezza del disegno, avrà delle grandi macchie bianche, delle parti intieramente insensibili all’effetto della luce. Questa singolare circostanza io rammenterò altrove: egli è sufficiente di qui avvertirla.

La carta adunque che è prontamente sensitiva alla luce di una finestra comune, lo è naturalmente molto più alla direzione della luce del sole. Tanta è la velocità dell’effetto allora prodotto che la pittura si direbbe terminata quasi appena incominciata.

Per dare qualche più certa idea della rapidità del processo esporrò, che dopo varie prove, il più prossimo assegnamento che io potei fare del tempo necessario per ottenere il dipinto di un oggetto, quanto per avere un ben distinto tratteggiamento coll’impiegare la piena luce del sole, fu di un mezzo secondo.