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comuni. Aggiungasi che, mentre il trasporto fatto con animali non è suscettibile di alcun perfezionamento (i carretti tirati da cavalli oggidì in uso differiscono assai poco da quelli che si usavano mille anni addietro e di mutato non vi sono che le strade, diventate assai migliori), il trasporto con mezzi meccanici si va continuamente perfezionando. Si può dire senza timore di sbagliare che nei settanta od ottanta anni trascorsi da quando cominciò sulle ferrovie un vero ed esteso servizio pubblico, il costo del trasporto ferroviario si è ridotto di almeno il 50 per cento, malgrado i salari del personale, che rappresentano gran parte della spesa assorbita dall’esercizio, siano aumentati di molto. Questo mirabile effetto si deve al progresso delle ferrovie, sia dal punto di vista meccanico che dal punto di vista dell’organizzazione. Impiegando grandi macchine e grandi vagoni, usufruendo di tutti i perfezionamenti che si vanno introducendo nella produzione della forza meccanica, la ferrovia è riuscita a trasportare a prezzi sempre più bassi, ciò che ha moltiplicato il traffico in modo straordinario.


L’avvenire delle ferrovie. — Vi è stato chi si è chiesto se, visto il progresso dell’automobilismo sulle strade, e il successo grandissimo dei trasporti aerei, la ferrovia non sia destinata in un lontano avvenire a scomparire, come mezzo di trasporto imperfetto rispetto a questi nuovi ritrovati, alla stessa guisa che alcuni antichi processi meccanici vengono abbandonati quando se ne scovrono di migliori. Orbene, vi è da credere che le ferrovie, malgrado la rapida evoluzione e la frequente trasformazione di tutte le cose cui attualmente assistiamo, non siano esposte a tal sorte.

Le ferrovie, innanzi tutto, rappresentano una così ingente ricchezza patrimoniale che è pressochè impossibile abbandonarla, fosse pure gradualmente. Oggidì esistono su tutta la terra più di un milione