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le ferrovie permettono invece di mandarlo con pochissima spesa dove la produzione è scarsa, ed ecco che il vino rialza di valore sia dove si produce che dove viene esportato.

Il cotone, che si coltiva nei paesi caldi, non potrebbe essere trasformato in tessuti negli stessi paesi ove vien prodotto, perchè vi manca la forza motrice rappresentata dal carbon fossile e dall’energia idraulica. La ferrovia permette, congiuntamente ai trasporti di mare, di portare il cotone nei paesi dotati di macchine, che lo trasformano in tessuti, salvo poi a rimandarlo in parte, così trasformato, nelle stesse località di produzione.

Così il cotone, che nella sua forma greggia servirebbe a ben poco e avrebbe scarso valore, diventa un prodotto ricercato e pagato ad alti prezzi.

Questi effetti si possono raggiungere soltanto perchè il trasporto ferroviario costa poco. Se i minerali che servono alla fabbricazione dei concimi chimici e che ci vengono dall’Algeria o dal Messico, giunti ai porti dovessero essere trasportati alle fabbriche e poi da queste sui campi per mezzo di carretti a cavalli, la spesa del trasporto sarebbe così alta che assorbirebbe i vantaggi della concimazione. Questa si fa perchè se ne trae un utile superiore al costo dell’escavazione del minerale, della sua trasformazione, del suo trasporto.

Se il carbon fossile non si trasportasse con una spesa piccolissima da Genova a Milano, molte industrie non potrebbero reggersi: le officine meccaniche che consumano ferro e carbone importato di fuori non darebbero prodotti a prezzo tale da trovare acquirenti sul mercato.

È difficile dire che differenza di spesa vi è fra il trasporto su strade ordinarie fatto con animali e quello fatto per mezzo dei treni ferroviari, perchè le condizioni variano da caso a caso; ma all’ingrosso si può ritenere che la ferrovia trasporta ad un prezzo che è inferiore alla quarta parte di quello sulle strade