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di quelle attuali (ora vi sono due linee, una con galleria di tre chilometri e pendenza del 35 per mille, l’altra con galleria di 8 chilometri e pendenza del 16 per mille; la terza che si farà avrà la lunghezza di 18 chilometri e la pendenza delle rampe di accesso non supererà il 10 per mille) riuscirà di lunghezza minore e permetterà il passaggio di treni assai più pesanti. Si avrà così una ferrovia di quelle che si chiamano direttissime, in quanto seguono il percorso più breve fra i due punti che si vogliono congiungere, trascurando i centri intermedi. Nel caso nostro questi punti sono Genova e Tortona e quando la linea verrà prolungata su Milano avremo una direttissima Genova-Milano.
Altre due linee direttissime si stanno costruendo in Italia e sono la Roma-Napoli, tendente a porre in comunicazione più rapida e facile la Capitale del Regno con la Capitale del Mezzogiorno d’Italia, fra le quali vi è un traffico attivissimo, specialmente di viaggiatori, e la Bologna-Firenze. Attualmente la Bologna-Firenze, che fa parte dell’arteria principalissima d’Italia, cioè della Roma-Milano, attraversa l’Appennino toscano con una galleria alta, per raggiunger la quale è costretta a correre su lungo tratto in forte salita. Col solito espediente di una galleria più bassa e più lunga la linea verrà accorciata e saranno addolcite le pendenze, il che faciliterà assai i rapporti fra la Capitale e tutta la regione settentrionale italiana.
Ferrovie secondarie e tramvie. — Il paragone spesso ripetuto della rete ferroviaria col sistema circolatorio del corpo umano è perfettamente esatto. Come vi sono arterie grandi che vanno dal cuore alle parti più vitali dell’organismo e a queste grandi arterie fanno capo arterie più piccole, ramificantisi in altre più piccole ancora, così dalle principali linee ferroviarie che abbiamo enumerato se ne staccano altre moltissime di carattere secondario, sulle quali