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Ciò che ha favorito l’ingrandimento della capacità dei carri è stata la diffusione delle strutture metalliche. Oggidì si fanno carri che hanno in ferro o in acciaio non soltanto il telaio ma anche la cassa, raggiungendo insieme robustezza e leggerezza.

Sono quindi diventati comuni i carri della portata di 20 e 30 tonnellate (in America si raggiunge anche quella di 50) mentre, all’inizio delle ferrovie, non si facevano che carri di 4 o 5 tonnellate.

Sulle ferrovie si è andato pure diffondendo l’uso dei carri speciali, denominazione che si dà ai veicoli destinati al trasporto di merci per le quali occorre uno speciale trattamento o precauzioni apposite. Così si hanno carri-serbatoi pel trasporto di liquidi, carri-scuderia pel trasporto di cavalli di lusso, e simili, mentre per le materie facili a subire alterazioni per effetto della temperatura si ricorre invece ai vagoni refrigeranti, nei quali con sistemi diversi si ottiene una temperatura bassa e costante. La costruzione dei carri refrigeranti ha fatto grandi progressi, consentendo il trasporto a notevolissime distanze di carni macellate, pesce, frutta e primizie di ogni genere.