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dalla potenza della macchina e dalla pendenza della linea, beninteso però che, essendo i treni viaggiatori assai più celeri, a parità di condizioni un treno di viaggiatori sarà sempre meno pesante di un treno merci. Ora che si costruiscono macchine potentissime per far fronte al traffico molto sviluppato, anzichè treni viaggiatori di 100 tonnellate o poco più, come si facevano una volta, e treni merci di 200 e 300 tonnellate, si fanno correntemente su linee piane treni viaggiatori di 300 e treni merci di 1000 tonnellate. In America, ricorrendo a locomotive giganti, si raggiungono limiti di peso assai più elevati.


Segnalazione. — I treni lungo la linea debbono restare fra di loro sempre ad una certa distanza e ciò perchè sia evitato il pericolo di scontro. Inoltre i treni non debbono entrare in una stazione, ove possono trovarsi altri treni, se non ne sono espressamente autorizzati. Ecco, quindi, la necessità per il personale della linea, delle stazioni e dei treni di scambiare fra di loro frequenti ordini e comunicazioni. Ma questo scambio deve avvenire in modo chiaro, rapido e senza pericolo che sorgano equivoci d’interpretazione, e spesso anche a distanza e quando i treni sono in piena corsa. Il linguaggio comune, non servirebbe, dunque, allo scopo, ma occorre un linguaggio convenzionale, composto, come nella marineria, di suoni e colori. I segnali ottenuti col suono o acustici hanno il difetto di essere istantanei e non lasciar traccia, quelli ottenuti coi colori (segnali ottici) hanno il vantaggio della permanenza, ma non richiamano l’attenzione del personale: spesso perciò un segnale ottico è sussidiato per uno stesso comando da un segnale acustico.

I colori nella segnalazione ferroviaria hanno in quasi tutti i paesi lo stesso significato: il rosso comanda l’arresto o indica pericolo, il verde consiglia precauzione, impone il rallentamento della marcia e in certi casi segnala la via libera, che è pure segna-