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deputati contro alla decima legione , tenendo pei* difficile assaltare gli alloggiamenti , scompigliarono li usciti a far legne ; ucciso il Maestro del campo, cinque ottimi Centurioni e pochi soldati ; gli altri si difesero ne'ripari. Intanto una mano di Germani in Batavoduro brigava di tagliare un ponte cominciato con dubbia battaglia : la divise la notte.
XXI. Con più pericolo assalirono, Civile Vada, e Classico Grinne; nè si potea resistere, essendovi morti i migliori: tra gli altri Brigantico , Capitano di cavalli, fedele, come dicemmo, a'Romani e nimico a Civile , materno zio. Ceriale con buona mano di cavalli soccorse, e rivoltò la fortuna. I Germani si gittaron nel fiume. Civile, nel rattenerli, fu conosciuto e saettato ; lasciò il cavallo, e passò a nuoto : e così si salvarono gli altri Germani. Tutore e Classico, in barchette. Nè anche allora l'armata romana si trovò , come fu comandata , in quella fazione , per codardia, e aver in altro la ciurma sparsa. Veramente Ceriale era subito nel risolvere , e non dava tempo all' eseguire, ma dove l' arte mancava * lo faceva con li eventi risplendere la fortuna. Però egli e l' esercito facevano a fidanza con li ordini della milizia. E pochi giorni appresso, d' esser preso portò pericolo e biasimo
XXII. Tornando per nave da riveder il campo che si faceva a Novesio e Bonna, per {svernarvi le legioni senza alcuna ordinanza nè sentinella, accortisene i Germani, gli tesero insidie: una notte scura giù per lo fiume calarono nello steccato senza ostacolo. Uccisi i primi, tagliaron con astuzia le funi alle tende: e in quelle pelli impastoiati li stoccheggiavano. Altri scompigliaron l' armata, gittavano ram pi coni,