Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
poscia che lo vinsero i Macedoni, il Re Antioco fece forza di levar via la superstizione, mettervi i costumi greci, e forbire la sozza gente; ma non potette per la guerra de’ Parti , essendosi gli Arsaci in quel tempo ribellati. I Giudei , allora che i Macedoni eran deboli, i Parti non ancor grandi, è i Romani discosto, da sè stessi s’imposero i Re ; i quali, dal volgo voltabile cacciati, ripresero il dominio eoa l’ armi : e attendendo a cacciar cittadini, rovinar città, uccider fratelli, mogli, padri e fare l’altre cose che sogliono i Re, nutrivano la superstizione, puntellando lor potenza con la reverenza del sacerdozio.
IX. Gneo Pompeo fu il primo Romano che gli domò ; e per ragion di vittoria, entrò nel tempio; e divolgossi che ne’ luoghi secreti non era nè divina immagine , nè altra cosa. Smantellò la città, salvò il tempio. Essendo poscia l’Oriente, per la guerra civile tra noi, toccato a Marcantonio , Pacoro Re de’ Parti si impadronì della Giudea. P. Ventidio l’uccise: e rincacciò i Parti oltre l’ Eufrate. C. Sosio soggiogò i Giudei : Erode ne fu fatto Re da Antonio , e da Augusto vincitore, confermato. Morto Erode, un Simone, senza aspettar ordine di Cesare, si chiamò Re. Quintilio Varo, che reggeva la Sorìa, il punì, e li figliuoli di Erode in terzo governarono quella gente già doma. Sotto Tiberìo quietarono. Comandati poi da C. Cesare di metter nel tempio la sua immagine, presero anco l’armi ; e per la morte di lui le posarono. Claudio , essendo i Re morti , o condotti al basso , diede la provincia di Giudea a governo di Gavalieri romani o liberti, tra quali Antonio Felice con ogni crudeltà e libidine