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CORSO DI DUE ANNI.
Anno di Roma Dcccxxiii. Di Cristo 70.
C. Flav. Vespas. Aug. la 2 volta, e Tito Vespas. Ces.
An. di Roma Dcccxxiv. Di Cristo 71. C. Flavio Vespasiano Aug. la 3, e M. Cocceio Nerva
I. , ]n"el principio di quest’anno Tito Cesare, eletto dal padre a domar la Giudea , famoso in guerra, quando arabi eran privati, e tanto più allora che gli eserciti e i vassalli F adoravano a gara, per ancor mostrarsi maggiore, compariva adorno e pronto nell’armi, affabile e attrattivo si mescolava tra’menomi a lavorare e marciare, mantenendo perà suo grado. R’ceveronlo in Giudea tre legioni, quinta, decima, quindicesima, antiche di Vespasiano. La Sorìa gli diè la dodicesima, e le venute d’ Alessandria ventiduesima e terza. Accampagnavanlo venti coorti d’ aiuti, otto bande di cavalli, Agrippa e boemo Re, gli aiuti d’Antioco e forte mano d’Arabi, a’Giudei nienici, come de’vicini è usanza. Molti di Roma e d’Italia, trassero al Principe, ancor non provisto, per guadagnarlosi. Con questa oste entrato nel paese nimico, in bella ordinanza, il tutto riconosciuto, presto a combattere, presso a Gerosolima s’accampò.
II. Ma dovendo noi narrar l’ultimo fine di sì famosa città, convien dirne il principio. Scrivono che i Giudei, fuggiti di Candia, si posero nell’ ultima parte della Libia quando Saturno fu da Giove cacciato