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allettarli a esser compagni, ammai zando i Legati soli delle legioni ; gli altri di gia colpevoli, per la speranza del perdono, se ne terrebbero di patti. Cosi conchiuse la prima Dieta : e mandò per le <Jallie sommovitori alla guerra, e a Vocula mostrarono ubbidienza, per Opprimerlo men guardato. Nè mancò chi-ne l' avvertisse ; ma non avea forze da rimediare, essendo le legioni diradate e non fedeli. Trovandosi in mezzo a' soldati dubbi e nimici oc-culti, prese per lo migliore infingersi anch' egli e giugner loro con V arti loro. Vassene in Colonia Agrippina, ove Claudio Labeone ( che noi dicemmo preso e mandato in Frisia da Civile, perchè non praticasse), corrotte le guardie, fuggitosi, gli promise, dandogli forze, andare a'Batavi e ritirarla miglior parte de' popoli a divozione romana. Andovvi con pochi fanti e cavalli, e nulla vi fece : mise in arme certi Nervj e Betasi ; e più tosto di furto che con guerra, scorreva nei Canninefati e Marsaci. Vocula tirato con inganno de' Galli, andò a trovar i ijimici.
LVII. Nè dal Campo Vecchio era molto lontano^ quando Classico e Tutore, passati innanzi quasi per riconoscere, capitolarono coi Capi de' Germani: allora apertamente si dividono dalle legioni, e di proprio staccato cingono il campo loro ; protestando Voeulu: " Non affogare i Romani cotanto nell' armi civili , che insino a' Treveri e Lingoni li deano strapazzare. Rimaner loro fedeli vassalli, vittoriosi eserciti , la fortuna dell'imperio, vendicatori Iddii. Così, prima Sacrovire e gli Edui ; dianzi Vindice, e le Gallie, dieder giù' ciascheduno alle prime battaglie. Aspettassonsi ora i traditori li medesimi Iddii e destìni. Meglio i divini