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piantò la legione che passò a parte vespasiana , e rifatto Plozio Grifo. Ormo fatto cavalier romano. Frontino lasciò la pretura , e presela Domiziano Cesare. Le lettere e bandi avevano ia cima il suo nome ; ma l' autorità era di Muciano , se non se Domiziano , spinto da amici o da sè stesso, se la pigliava. Ma molto temeva Muciano di Antonio Primo e d'Ario Varo, rinomati per chiare geste e fresche; amati da7soldati e dal popolo, perchè niuna crudeltà usaron fuor di battaglia. E dicevasi aver Antonio inanimito all' Imperio Scriboniano Crasso per lo splendore de' maggiori suoi e delle immagini del fratello: nè gli mancava seguaci se ei voleva attendere ; ma le cose piane , non che di pericolo , non l' avrieno corrotto. Muciano adunque , non potendo rovinare Antonio palesemente, lo celebrò in senato : gli fece segreta promessa del governo della Spagna di qua , lasciato da Cluvio Rufo : tribunati e prefetture gli offerì per suo' amici ; e quando l' ebbe pien di speranze e di vento , gli levò le forze, mandando in guarnigione la legion settima, sviscerata di lui; e la terza , divota di Varo, rimandò in Sorìa : parte dell' esercito se n' andava in Germania. Così spazzato tutto il fastidio della città , vi ritornò la sua forma , leggi e ordini di magistrati.

XL. Lo dì che Domiziano entrò in senato , disse, dell' esser suo padre e fratello assenti, e lui giovane , poche parole e moderate , nobilmente vestito : e lo spesso arrossare , non essendo ancor conosciuto, parea modestia. Propose che si rendessero gli onori a Galba; e Curzio Montano, che anche si celebrasse la memoria di Pisone. L' un partito e l' altro da' Padri fu vinto : quello di Pisone non eseguito. Trassesi per