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fu lunga e dubbia e divisa dalla notte. Le coorti se n' andaron a Gelduba , e rimase il campo in suo essere, guardato da' soldati lasciativi. Nel ritorno s'andava a pericolo manifesto, essendo i frumentieri carichi e pochi. Vocula chiama al suo esercito mille scelti delle legioni quinta e quattordicesima assediate al Campo Vecchio, soldati superbi e crucciati co' Capitani : ne venne più numero e sbuffavano per l' esereito , che non patirebbero oltre alla fame gl' inganni de' Legati ; e quei che rimasero , si dolevano d' esser lasciati da quelli ; onde nacque doppio sollevamento: altri richiamavano Vocula, altri non vi volevan tornare.
XXXVI. In tanto Civile assediò il Campo Vecchio. Vocula andò a Gelduba, e quindi a Novesio. Civile prese Gelduba. Poi presso a Novesio combatte con la cavalleria, ed ebbero il meglio • ma i soldati nostri per le bonacce , come per le tempeste, s' infiammavano contro i Capitani. Arrivate le legioni quinta e quindicesima , tutti chieggono donativo, sapendo che Vitellio aveva mandato danari. Nè Ordeonio tardò a darlo a nome di Vespasiano ; e fu nutrimento alla sollevazione , datisi a spendere e sgavazzare e far la notte ragunate : rinnuovano contro a Ordeonio l' ira ; e non avendo nè Legato , nè Tribuno , ardire di tenerli , perchè la notte cuopre vergogna , lo tiron fuor del letto e l'uccidono. L'appiccavano anche a Vocula, se travestito da schiavo, di notte, cheto non iscappava. Fermò la furia , e tornò 'l timore. Mandano Centurioni con lettere per le comunità delle Gallie a chieder gente e danari.
XXXVII. Sentendo che Civile s' avvicina ( come il volgo senza Capo è precipitoso, pauroso, sconsidelato ),