Pagina:Tacito - Opere storiche, 1822, vol. 2.djvu/366

tici soldati erano, si ristringono in puntoni in fronte^ fianchi e spalle forti e sicuri ; così rompono la sottile ordinanza de' nostri. Fuggendo i Belgi , la legione fu smossa, e fuggivansene allo steccato e alle porte. Quivi fu la mortalità : colmaronsi i fossi di corpora ; nè solamente di ferro e ferite, ma di rovina e di loro armi medesime morirono molti. Scansata Colonia Agrippina, i vincitori seguitarono il lor viaggio senza fare altro danno ; scusandosi del conflitto di Bonna, che avevano chiesto pace ; e poichè fu negata , pensato al fatto loro.

XXI. Civile , arrivate le vecchie coorti . diventò Capitano di 'giusto esercito : ma stando intraddue, e ponderando la romana potenza , fece a tutti i presenti giurar fedeltà a Vespasiano ; e mandò ambasciadori alle due legioni scacciate nella prima battaglia e ricoverate nel Campo Vecchio per lo medesimo giuramento. Risposero che non volevan consigli di traditore, nè di nimici: Vitellio esser lor Principe , e per lui terrebbon fede e armi sino all' ultimo spirito: non facesse 'l fuggitivo Batavo I arbitro delle cose romane, ma aspettasse di sua fellonia degno gastigo. Acceso d'ira di tal risposta, arma tutta la gente batava in caccia e 'u furia. Collegasi coi Brut Ieri, co"Tenteri, e levasi la Germania al grido, alla preda.

XXII. Contro a tanto romor di guerra da ogni banda. Mummio Luperco e Numisio Rufo , Legati di quelle legioni, fortificano steccato e mura: rovinano i borghi presso al campo , edificati per la lunga pace come terre , perchè non servissero a' nimici. Non fu avverti to a riporre i viveri in campo : lasciaronli rubare : e fu straziato in pochi di quello che