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cavalli (cose tutte promesse da Vitellio ) 5 non per averle, ma per muover cagioni di tumulto. E Flacco col troppo conceder, non fece altro che ringrandirle a chieder le pazzie. Fattosi beffe di Flacco , s' avviarono nella Germania bassa, per congiugnersi con Civile. Ordeonio fece consiglio di Tribuni e Centurioni , se fusse bene farle ubbidire per forza. Poi per sua fiacchezza naturale , e perchè i ministri temevan forte della fede degli aiuti e della nuova gente, onde erano rifornite le legioni , risolvè di tenere i soldati dentro alli alloggiamenti. Ripentito e fatto ricredere da' medesimi che faveano consigliato, scrisse, quasi volesse seguitarli , ad Erennio Gallo Legato della legion prima , alloggiato in Bonna , che non li lasciasse passare, e che sarebbe loro alle spalle. E gli avrebber disfatti , se Ordeonio e Gallo li si coglievano con lor gente in mezzo. Ma Flacco variò, e riscrisse a Gallo che li lasciasse andare. Onde si suspicò nutrire i Capi la guerra : e per loro -cattivitade , non per difetto de' soldati , nè per forza dei nemici, essere ogni male avvenuto e avvenire.

XX. Appressandosi i Batavi alli alloggiamenti di Bonna , mandaron a dire a Gallo , non aver guerra alcuna co' Romaui, per cui tante volte aveano combattuto : stracchi per sì lunga e disutile milizia andarsene a casa a riposare : i.on impediti, passerebber quieti ; dovendo venire all' armi, troverebbero la via col ferro. Dubitando il Legato, fu spinto da'soldati a tentar la battaglia. Escono delle porte tremila soldati di legione , alcune compagnie di Belgi fatte * in furia e una mano di Vitelliani e saccomanni poltroni e innanzi al cimento insolenti : e vogliono i Batavi di minor numero circondare. Essi, che pra