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in Alessandria. -— LXXXU. Entra al tempio di Serapide.— LXXXU l. Origine di questo Dio. —- LXX.XP. talentino vinto, «è tralignante è punito. —,. LXXA.FI. Domiziano dopo tentato indarno Ceriate per farsi dar esercito, e Impero, infintesi scioperato e dedito alle luttere.

AVVENIMENTI , PARTE NELLE GUERRE CIVILI, TRA VITELLIO E VESPASIANO , PARTE Anno di Roma Dcccxxii. Di Cristo 70 sotto i C. Flavio Vespasiano Aug.. II e Tito Vespas. Cesare.

1. Morto Vitellio , mancò più tosto la guerra , che cominciasse la pace. I vincitori armati per la città con fellonissimo animo davano addosso a'vinti: eran le vie piene di morti, le piazze e tempj di sangue; uccisi qualunque presentava la S.orte. Crescendo l' insolenza , si davano alla cerca, e- strascinavan fuora i nascosti : se vedevano un grande 1 atante e giovane, il tagliavano a pezzi, o soldato o cittadino. La qual crudelta nell" ira fresca si sfogava col sangue, poscia passò in avarizia ; frugavano ogni ripostiglio , fingendo di cercare i Vitelliani. Quindi si cominciò a sfondar case , ammazzando chi s' apponeva : la canaglia morta di fame aiutava ; i pessimi schiavi insegnavano i riechi padroni , e altri n'eran mostrati da amici. Per tutto grida e lamenti, e faccia di sforzata città " talchè la già odiata insolenza de' soldati d' Otone e di Vitelliq si benediva. I Capi della parte, fieri accenditori della civile guerra, non potevano temperare la vittoria ; conciossiachè nelle