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patti ; far le viste di lasciar l'Imperio per ingannare taiite persone illustri ; e perchè altro essersi egli sceso di ringhiera e avviato verso casa il fratello in testa alla piazza a mostrarsi al popolo e non verso Aventino a casa la moglie, come conveniva, volendo esser privato e fuggire ogni apparenza di principe ? Tutto il contrario aver fatto ; tornatosene in palagio, rocca dell'Imperio; mandato indi masnade a coprir la più calcata contrada di Roma di morti innocenti combattere anche Campidoglio. Essere stato sempre in toga e un Senatore, come gli altri ; mentre Vespasiano e Vitellio contendono con battaglie di legioni, sforzamenti di città, arrendimenti di soldati. Il fratello pur di Vespasiano, quando già Spagna, Germania, Brettagna, erano rivolte, essere stato saldo in fede sino a che chiamato fu all'accordo. La pace e concordia esser ai vinti utile ; a'vincitori solamente onorevole. Se si pentiva delle capitolazioni, non perseguitasse lui col ferro, 'come fatto avea con poca fede, non il figliuolo di Vespasiano, a pena fuor di fanciullo. Uccidere un vecchio e un giovanetto che pro ? Alle legioni mostrasse il viso : ivi dell' Imperio combattesse: il restante sarebbe di chi vincesse ». Vitellio rispose timoroso poche parole , incolpando il troppo ardire de' soldati : non averlo potuto tener la modestia sua ; e rimandò Marziale per un uscio segreto, acciò i soldati non l'ammazzassero, come mezzano di odiata pace. Egli non potendo più comandare nè proibire , non era più Imperadore, ma pietra di scandolo.
LXXI. Appena rientrato Marziale in Campidoglio, eccoti soldati infuriati senza Capo, ciascun dassè, correre in frotte in piazza, a' tempj che le stanno a