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Di pugna avidi calmali aringa d' Antonio. - LXI. Vitelliani non pugnano che di perfidia. Prisco e Alfeno disertori. Con isfacciato tradimento , Valente ucciso, passan da Flavio i Vitelliani. — LXIIL. Trattasi con Vitellio che ceda: nè rilutta. — LXIV. Incitasi all' armi Flavio Sabino /ratello a Vespasiano : di anni grave , trattato di pace muove con Vitellio. — LXVI. Vitellio spronano a fortezza. -— LXVlI. Per infingardia, aringa e cede l' Impero. Reclamano gli astanti e 'l ritraggono a palazzo. .—. LXIX. Sabino fassi padron della repubblica: l' assistono i primai Senatori, il più. degli equestri, l' urbana milizia, i vigili; a malincuor delle germane coorti, scaramuccia a' Vitelliani propizia. Sabino occupa il Campidoglio. — LXXI. Campidoglio preso e arso. — LXXII. Lamenti per tal orrore. Vicende di quello insino a tal dì. — LXXIII. Sabino e Attico console presi. —. LXXIV. Domiziano da scaltro liberto è occultato. Sabino tratto a Vitellio, malgrado di quello, ucciso , è rotolato per le Gemonie. .— LXXV. Virtù di Sabino. Attico che, vero o falso, fassi reo dell' arso Campidoglio , è salvato. —- LXXVI. Terracina da Vitellio stretta e presa. Sgozzato Giuliano. .— LXXVIII. I Flaviani che per colpa d'Antonio o Mudano , baloccano , desti dall' avviso del Campidoglio assediato, affrettansi a Roma. — LXXIX. Ivi presso zuffa di cavalleria lor contraria. LXXX. Pure per pace o tregua, mandan indarno Legati e Vestali i Vitelliani. — LXXXI. I Flaviani in tre corpi s'accostano a Roma. Pugne ivi presso molte e varie, prospere pià a' Flaviani. Adunansi i Vitelliani. —LXXXIII.