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comporta solleticar gli orecchi a chi legge eoa favole, cosi non ardisco appellar favole le cose divolgate e scritte. Contano que’ paesani che il dì che si combattè a Bedriaco, si posò un uccel nuovo in un boscio di Reggio assai frequentato, nè mai fu per molta gente lo svolazzante uccello cacciato nè spaurito in sino a che Otone s’uccise : allora sparì : e che i tempi del principio e Gne di questo miracolo a’ accordano con la detta morte.

LL Nel suo mortoro fecero i soldati per lo duolo e pianto nuova sedizione, e non era chi quietarla. Voltatisi a Verginio, ora che pigliasse l’Imperio, ora che andasse ambasciadore da parte loro a Cecina e Valente, il pregavano minacciando. Verginio, entrandogli essi con impeto in casa, per l’ uscio di dietro scampò la furia. Delle coorti state a Brescello portò Rubrio Gallo le preghiere; e subito fu lor perdonato : e Flavio Sabino tirò tutta la sua carica a divozione del vincitore.

LIL Posata per tutto la guerra, corse pericolo una gran parte del senato uscita con Otone di Roma e rimasa a Modana. Dove, quando venne la nuova che s’ era perduto, i soldati non la credevano : e tenendo i senatori per nimici d’Otone, osservavano le parole, atti e volti, tirandogli al peggio: e con oltraggi e villanie cercavano occasione di manometterli. E già esscudo la parte di Vitellio gagliardissima, portavano un altro pericolo i senatori, di non parere d’aver" indugiato troppo a far allegrezza della vittoria.-Con questi batticuori si ragunavano; ciascheduno per sò era impacciata; assicuravagli aver molti compagni. Aggravavali il senato di Modana, che offeriva loro