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tisi ; forze di gran momento ad averle contro o in làvore. Fece morire li detti quattro Centurioni, Nonio, Donazio, Romilio e Calpurnio, dannati per fede osservata a Galba; peccato gravissimo nelle ribellioni. Vennero da questa parte Valerio Asiatico , Legato della Belgica, il quale poi Vitellio si fe'genero; e Giunio Bleso governatore della Gallia Lionese, con la legione detta Italica e banda Taurina, attendatevi. Non tardarono a congiugnersi le forze che erano nella Rezia. Non dubitò Y esercito d'Inghilterra,
LX. governato da Trebellio Massimo, avuto per avarizia e sordidezza in dispregio e odio ; accrescevalo Roscio Celio Legato della legion ventesima, già poco d' accordo , poi per occasioni dell' armi civili, unnicissimi. Trebellio tassava Celio di sedizioso e guastatore de'buoni ordini; e Celio lui, dell' avere spogliate le povere legioni; e mentre bruttamente i Capi contendono, l'esercito insolentì; e a tal discordia venne, che i usino a'fanti e'cavalli d'aiuto s'uniron con Celio, scacciato e svillaneggiato Trebellio. Rimase la provincia , benchè senza Capo , quieta , retta da' Legati delle legioni , pari d' autorità ; ma Celio , per ardire più potente.
LXL Per l' acquisto dell' esercito d'Inghilterra , fattosi Vitellio grande e possente, destinò al far la guerra due cammini e due Capitani. Fabio Valente, il quale le Gallie facesse amiche, o, ricusando, guastasse : e per l'Alpi Coziane scendesse in Italia ; e Cecina più vicino passasse per li Monti Penini. Diede a Valente con l'aquila della legion quinta quarantamila tra fanti, e, cavalli dell' esercito di sotto ; a Cecina trentamila del di sopra; de'quali la legion ventunesima fu il nerbo; e a ciascuno ; aiuti germani 5