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in Vergi alo il favor che doveva giovare ad ogni altro.
LIV. I Lungoni mandarono alle legioni Yusato dono delle due destre, antico segnale d'amicizia. Gli ambasciadori mesti e squallidi per le principia e peile tende, lamentandosi, era delle ingiurie loro, ora de' premi a' vicini ; e vedendosi uditi volentieri dei pericoli e scorni di quell'esercito stesso, accendevano gli animi. E stando per sollevarsi , Ordeonio Flacco comandò alli ambasciadori che andasser via , e di notte, per più celare lor partita. Nacque romore atroce che e' russero stati uccisi; e che, se non pensavano a'casi loro, lo stesso avverrebbe a'più coraggiosi e a chi dispiacevano i presenti mali. Dannosi fede segreta le legioni: aggiungonsi li aiuti, stati da principio sospetti di volerle circondare e tradire, poi dello stesso volere; accordandosi più i malvagi a far guerra, che a stare uniti in pace.
LV. Con tutto ciò le legioni di Germania di sotto, il primo di gennaio diedono giuramento solenne a Galba, le prime file molto adagio e con parole stentate , gli altri alla mutola: ciascuno aspettando che chi gli era allato rompesse la pazienza ; per la natura de' mortali di tosto eseguire quello che niuno vuol cominciare. Ma le stesse legioni erano diverse d' animi ; la prima e la quinta sì rabbiose, che alcuni tiraron sassi all' immagine di Galba. La quindicesima e la sedicesima non ardirono che fremere e minacciare, gualcandosi intorno, e cercando principio di sollevazione. Ma nell' esercito di sopra, la quarta e la diciottesima insieme alloggiate, il medesimo dì, primo di gennaio spezzano le immagini di Galba: la quarta a furia, l' altra adagio: poi d' ao