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rimanesser nell' animo. Se li perdonò o ripose , fu incerto per lo corto imperio. Esso ( ancor fumicando di sangue la piazza ), portato su per le morte cprpora in Campidoglio, indi in palagio, permise che elle fussero arse e sepolte. Pisone fu sepolto da Verania sua moglie e da Scriboniano suo fratello: il cadavero di T. Vinio, da Crispina sua figliuola, cercate e ricomperate le teste , di cui li ucciditori fecero incetta.
XLVIII. Pisone visse anni trentuno, buono più che felice. Gli furono ammazzati i fratelli, Magno da Claudio, Crasso da Nerone : fu bandito lungo tempo: adottato in caccia e'n furia: fu Cesare quattro dì : avanzò il fratel maggiore di questo, d' essere ammazzato prima. T. Vinio visse anni quaranzette , con costumi diversi. Fu suo padre di famiglia pretoria ; l'avol materno de'ribelli. Militò prima con infamia sotto Calviso Sabino Legato : la moglie vogliolosa di vedere come stesse il campo, entratavi di notte travestita da soldato e viste le sentinelle e gli altri ufici, ardì ancora nelle stesse principia romper vergogna: e Vinio ne fu reo: e fatto incatenare da C. Cesare; lasciato poi per li tempi mutati: corse per gli onori senza intoppo : fatto Pretore, dopo Tribuno d' una legione, si portò bene. Vituperossi poi col rubar, mangiando con Claudio un bicchier d'oro ; onde Claudio l' altro giorno fece lui solo servire in stoviglie di terra. Proconsolo nella Gallia Narbonese resse con severa bontà : tirandolo Y amicizia di Galba a rompere il collo, divenne audace, pronto, astuto e a sua posta buono e cattivo sommamente. Il testamento di Vinio non fu