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il cuore, se oggi ci è necessario esser uccisi, o ( quello che a' buoni è pari miseria ) uccidere altrui. Consolavaci nel preterito movimento , che le cose cran passate nella città senza sangue e d' accordo ; con l'avermi adottato , pareva proveduto che dopo Galba non ci fusse cagion di guerra ».
XXX. » Non mi do vanto di nobiltà, nè di modestia, che non deon venire in bilancio le virtù coi vizj d' Otone, de' quali soli si gloria : e rovinarono l ' imperio insin quando era amico dell' Imperadore. Quelle veste, quell'andatura, quelli ornamenti da femmina, meritano imperio? S'inganna chi lo scialacquatore tiene per liberale: sa gittar via, ma non. donare ; lussurie, ebrezze, ritrovi di femmine, ha ora nel cuore: stima i frutti dell'imperio, onde egli solo tragga piaceri e sollazzi ; gli altri tutti rossori ed infamie. Perciocchè imperio male acquistato mai niuno esercitò con bontade. Il consenso del Mondo fe' Cesare Galba ; me Galba col vostro. Se la repubblica e'l Senato e'l popolo ci son per niente, tocca a voi, o compagni, provvedere che Imperadore non si faccia da scelerati. Essersi levate legioni contro al lor capitano s'è udito; ma la fede e la fama vostra sono insino a oggi senza macchia ; nè voi abbandonaste Nerone, ma egli voi. Meno di trenta truffatori e traditori, che niuno comporterebbe che s'eleggessero Centurione o Tribuno, assegneranno lo imperio ? Ammetterete voi questo esempio ? Farete, con lo starvene, il peccato comune? Impareranno a ribellarsi i vassalli ; e sopra di noi poserà il pericolo de' tradimenti ; eopra di voi quel delle guerre. Nè più si dona all'ucciditore del principe , che all'innocente: e il donativo che vi farebbe altri per la sceleratezza vi faremo noi per la fede »,