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2 DEGLI ANNALI


Augusto, muore a Reggio. — LIV. Sacerdoti istituiti in onor d’Augusto, e feste augustali. — LV. Germanico varca di nuovo il Reno contro i Catti: a ferro e foco lor campagne, case, persone. — Scioglie Segeste dall’assedio d’Arminio; quindi gridato imperadore. — LIX. Guerra a’ Corusci: raccolti gli avanzi di Varo e de’ soldati, si fa loro l’esequie. — LXIII. Periglio de’ Romani al ritorno sotto Cecina: pur rotto e fugato per felice sortita il nemico. — LXXII. Rinnovata la legge del crimenlese, e a rigore osservata. — LXXVI. Sbocca il Tevere. — LXXVII. Licenza del teatro; indi espressi decreti de’ Padri a frenar gli strioni. — LXXIX. Trattasi in fine di torcere altrove l’acque del Tevere: ricorsi contro, e ambasciate delle città d’Italia.


Anno di Roma dcclxvii. Di Cristo 14.

Consoli. Sesto Pompeo e Sesto Apuleio.

An. di Roma dcclxviii. Di Cristo 15.

Cons. Ner. Claud. Druso Cesare e C. Norbano Flacco.


I. Roma1 da principio ebbe i re2: da Lucio Bruto la libertà e ’l consolato. Le dettature erano a

  1. Questo ristretto de’ mutamenti dello stato di Roma par levato di peso da una diceria di Claudio imperadore, registrata dal Lipsio sopra l’undecimo libro di questi Annali. Bello è paragonarla con la composta da Tacito, per conoscere dalla differenza il nerbo e la grandezza di questo scrittore.
  2. La morbidezza della lingua volgare non pativa questa durezza latina. Roma i re ebbero; però rivoltai l’attivo nel passivo parlare, che dice il medesimo, alla guisa di que’ panni e drappi che sono il medesimo da ritto e da rovescio; nè