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40 | DEGLI ANNALI |
XLI. Non di possente Cesare, nè nel proprio esercito, ma di sforzata città era ivi faccia: stridore e pianto, che gli occhi e gli orecchi attrasse ancora de’ soldati. Escono dei padiglioni; che piagnisteo! che sì dolente spettacolo! Donne illustri senza guardia di centurioni o soldati, senza corte, senz’arredo da imperatrici, marciano a’ Treviri, agli strani. La vergogna, la pietà, la rimembranza dell’essere stato Agrippa padre, Augusto avolo, Druso suocero: sì bella prole, tanta onestà: e quel figliuoletto nel loro esercito, nato, e tra loro allevato, e con vocabolo soldatesco, detto Caligola, cioè Calzarino, portando egli, per aggraduirsi i soldati menomi, i loro calzari1; ma sopra tutto l’invidia verso i Treveri, gli rimorse. La pregano, rattengono; torni, ristea; corrono a lei, tornano a Germanico, il quale da loro circondato, di fresco dolore e d’ira pieno, così cominciò:
XLII. „La moglie e’l figliuolo non mi sono più del padre e della repubblica a cuore. Lui la sua maestà, l’imperio romano, gli altri eserciti, difenderanno. Loro vi darei volentieri, se l’ammazzargli vi fusse gloria. Ma io li canso del vostro furore, acciocché se altro male a far vi resta, lo lavi il mio sangue solo: nè l’uccidere il nipote d’Augusto e la nuora di Tiberio, vi facci più rei. E che ardito o corrotto a questi giorni non avete voi? Come vi chiamerò io2? Soldati? che avete di steccato e d’ar-
- ↑ Erano suola allacciate al piede ignudo. I nobili portavano calzari ornati sino a mezza gamba. Scipione in Sicilia e Germanico in Egitto, e Caio suo figliuoletto nell’esercito, per farsi da’ soldati privati amare, portarono le semplici suola allacciate.
- ↑ Pare levato di peso dalla Diceria di Scipione in T. Livio, lib. 8.