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LIBRO UNDECIMO 415

sua mano o d’altra, ned ei lo cercò; chiedette bere, e seguitò la cena all’usato. I giorni appresso non fece segni d’odio, ira, dolore, allegrezza o d’alcuno umano affetto: non quando vedeva gli accusanti gioire, non quando i figliuoli lacrimare. Il senato ancora l’aiutò a dimenticarsene, perchè ordinò si levasse il nome e l’effigie di lei d’ogni luogo pubblico e privato. A Narciso furon date le insegne di questore, cosa di niente a lui, divenuto il primo della corte dopo. Pallante e Calisto; orrevole nondimeno, ma partorì pessimi effetti senza gastigo.



fine del libro undecimo