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314 | DEGLI ANNALI |
giusta altri, di veleno, mancò; per vita e per morte al pari celebre, di maggior fama per gli onori dopo morte negatile.
XLIII. Inferiore di dignità, non di virtù, fu Giulio Grecino: insigne d’eloquenza e filosofia, di magnanimità, spregio di lusso, incorrotta libertà. Buon senatore, miglior cittadino che sotto Caio tornasse conto, fu da lui morto, per disubbidirgli in un accusar l’innocente M. Silano. Tanta sua gloria per vita e morte, coronarono del figlio Gn. Giulio Agricola l’egregie virtù. Peggio finì Passieno, da trama della reda.
fine del libro settimo