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LIBRO SETTIMO
SOMMARIO
I. Saputosi in Roma morto Tiberio, tema, poi furore — II. Caio per opera di Macrone acclamato principe. — III. Esequie di Tiberio. — V. Pietà di Caio ver la madre e ’l fratello. - VI. Onori ad Antonia, Claudio e sorelle di Caio. — VII. Pubblica gioia per sì bei principj. — VIII. Indi raddolcito il giogo, e affettata popolarità. — X. I Legati di Tiberio aumentati dalla liberalità di Caio. — XI. Beneficenze a’ re esteri Agrippa e Antioco. — XII. Ossequi d’Artabano. — XIII. A fatti e parole cura la pubblica felicità Caio. — XV. Tempio d’Augusto dedicato; Congiario. — XVI. Spettacoli. — XVII. Onori a Caio come a ristorator di Roma. Tra essi ne’ innati vizj ei cade. — XIX. Sua malattia e dolor di Roma. — XX. Risana, ma peggiorato l’animo. — XXI. Uccide Tiberio nipote di Tiberio. — XXII. Crudele anco ver altri. — XXIII. Sposa Livia Orestilla, e tosto la ripudia. — XXIV. Con prolungar l’allegria, de’ Saturnali sostiene la vacillante fama. — XXV. Pur cominciano a correr de’ portenti. — XXVI. Col mostrarsi popolare e generoso, dissipa la loro odiosità. — XXVII. Ultimo crollo di suo mal talento per l’inique arti d’Elicone e d’Apelle. — XXVIII.