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94 DEGLI ANNALI

i poveri s’avvieranno qua a chieder limosina pe’lor figliuoli, niuno si vedrà pieno, e la repubblica fallirà. Concederon gli antichi il dire talvolta il ben comune; e non il fare qua entro i fatti nostri privati e bottega del senato, con carico di esso e del principe, largheggisi o no. Perciocché non preghiera è, ma richiesta a sproposito e sprovveduta, quando i Padri son ragunati per altro, rizzarsi su, mostrare un branco di figliuoli, violentare la modestia del senato, e me, e quasi sconficcare la tesoreria; la quale se noi voteremo per vanità, l’avremo a riempiere per ingiustizie. Augusto, o Ortalo, ti donò; ma non per sentenza contro, nè con obbligo di sempre donarti. Mancherà l’industria, e crescerà la pigrizia, se timore o speranza non ci governa; ogni dappoco con nostro danno aspetterà sicuro che noi l’imbocchiamo.„ Parve a’lodatori di tutte le cose de’principi, oneste e disoneste, che egli avesse dipinto1; ma i più ammutolirono o bisbigliavano di nascosto. Ei se ne accorse; e, taciuto alquanto, disse: avere risposto a Ortalo; tuttavia se a’ Padri paresse darebbe a ciascuno de’ figliuoli maschi cinquemila fiorini. Essi lo ringraziarono: Ortalo niente disse, o per paura o per antica nobiltà d’animo, albergante ancora in quella miseria. Onde a Tiberio non ne increbbe mai

    presente nostra fatica). Quello, e fa, importa at ille tunc co magis facit. tutto questo comprende e significa: e ben lo sente chi è Fiorentino.

  1. In dosso alle persone dipinte i panni non sono larghi nè stretti, nè corti nè lunghi. Con questa metafora e somma brevità diciamo, uno aver dipinto, che detto o fatto ha cosa calzante, per l’appunto che non poteva star meglio: quadra, entra, riempie tutti i ventricoli del cervello e dell’animo.