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79 | TACITO - LA GERMANIA |
dosi coll’uccisione del nemico. A molti dei Catti piace questa usanza, e incanutiscono così riconoscibili e mostrati a dito dai nemici e dagli amici.
Il segnale di tutte le battaglie deve partire da essi: questa è la prima linea d’assalto, sempre nuova d’aspetto; e neppure in pace addolciscono il loro modo di vivere. Non curano la casa nè i campi nè l’altre faccende: sono nutriti da coloro che visitano, prodighi delle cose altrui, dispregiatori delle proprie finchè l’esangue vecchiaia li rende impari a così dura virtù guerriera.
XXXII
Vicini ai Catti gli Usipi e i Tenteri abitano sul Reno là dove rientrato nel suo alveo, forma un sufficiente confine. I Tenteri, oltre la solita gloria della guerra, eccellono nell’arte di domare i cavalli; nè presso i Catti è maggiore il prestigio dei fanti che presso i Tenteri quello dei cavalieri. Così stabilirono gli antenati e i posteri li imitano. Questo è il gioco dei fanciulli, questa l’emulazione dei giovani e la perseverante cura dei vecchi. Con gli schiavi, i penati e i diritti di successione vengono tramandati i cavalli: ereditati col resto non dal figlio maggiore ma dal più feroce e più abile in guerra.