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67 TACITO - LA GERMANIA

no la loro libertà e il loro corpo. Il vinto accetta questa schiavitù volontaria; quantunque più giovane e più forte, si fa legare e mettere in vendita. Tale è la loro pervicacia nel vizio che essi chiamano buona fede.

Vendono subito gli schiavi acquistati in questo modo, per assolverli da una vittoria indecorosa.


XXV

Non utilizzano gli altri schiavi come noi, distribuendo fra loro le opere casalinghe; ciascuno governa la propria casa e i propri penati. Il padrone impone al colono una quantità di frumento, di bestiame o di tessuto, ed entro questo limite, lo schiavo obbedisce; la moglie e i figli eseguiscono le altre faccende della casa. Frustare lo schiavo imprigionarlo o condannarlo al lavoro sono fatti eccezionali; sogliono ucciderli non per disciplina e severità, ma nell’impeto dell’ira; se non che ciò resta impunito.

I liberti non sono molto al di sopra degli schiavi; raramente hanno importanza nella casa, mai nella vita pubblica, fatta eccezione per quei popoli che sono sotto il dominio di un re.

Ivi salgono non soltanto sopra gli uomini liberi ma anche sopra i nobili; presso gli altri popoli la condizione d’inferiorità dei liberti prova la libertà del regime.