Pagina:Tacito - La Germania, versione di F. T. Marinetti, 1928.djvu/53

53 TACITO - LA GERMANIA



XVI

È abbastanza noto che i popoli della Germania non abitano in città, nè amano le case unite fra loro. Vivono, separati qua e là, dove una sorgente, un campo, una selva li attrasse. Non costruiscono villaggi con edifici connessi e aderenti a modo nostro; ognuno circonda la sua casa di spazio libero, sia per difesa contro gli incendi eventuali, sia per incapacità di costruire. Non vi è fra loro neppure l’uso delle pietre e delle tegole; per tutti i bisogni usano il legname greggio senza bellezza nè piacevolezza. Diligentemente ricoprono alcuni luoghi di una terra così fine e splendida da imitare pitture e disegni colorati. Usano anche scavare spelonche sotterranee, e sopra vi accumulano il fango, creando così rifugi e granai invernali, poichè in questo modo il rigore del freddo è attutito. Il nemico, sopravvenendo, saccheggia i luoghi scoperti mentre quelli nascosti gli restano sconosciuti e gli sfuggono perchè dovrebbe cercarli.


XVII

Il vestito comune è il saio chiuso da una fibbia o, in mancanza di questa, da una spina; col resto del corpo nudo passano tutto il giorno presso il