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39 TACITO - LA GERMANIA

credono vigili sempre i combattenti. Immagini e simboli tolti dai loro boschi sacri vengono portati nella battaglia; ciò che più stimola l’eroismo, stringe non casualmente la torma e ne appuntisce il cuneo e la famiglia coi parenti; vicino stanno i loro pegni, possono udire gli ululati delle donne e i vagiti dei bimbi. Sono questi per ciascuno i più santi testimoni ed i più ambiti lodatori; alle madri e alle spose mostrano le loro ferite, quelle non paventano di contare, esigere le piaghe e portano ai combattenti cibi ed esortazioni.


VIII

Si ricorda che delle schiere in battaglia, già piegate e crollanti furono rinsaldate dalle donne con le loro preghiere accanite, il loro petto offerto al nemico e la visione terrorizzante della prossima schiavitù. Gli uomini temono questo più per le donne che per essi stessi, tanto che sono più vincolate quelle città alle quali vengono imposte fra gli ostaggi alcune ragazze nobili. Credono anzi che vi sia in esse qualche cosa di santo e di antiveggente; non ne disprezzano i consigli, non ne trascurano i responsi. Vedemmo sotto il divo Vespasiano Veleda considerata da molti come una divinità; anche in altri tempi venerarono Albruna e parecchie altre non per cortigianerla nè per farne delle dee