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103 | TACITO - LA GERMANIA |
fiuti del mare, fino al giorno in cui la nostra manìa del lusso le diede un nome prezioso.
Essi non l’usano; la raccolgono greggia, la trasportano informe e si meravigliano di riceverne il prezzo. Pure è facile comprendere che è un succo d’alberi perchè vi giacciono in mezzo insetti della terra e dell’aria, che, invischiati nel liquido, vi rimangono rinchiusi quando questi si solidifica. Sono inclinato a credere che, come vi sono nelle parti remote dell’Oriente selve e boschi sacri esuberanti che trasudano incensi e balsami, così vi siano nelle isole e nelle terre dell’Occidente materie che spremute fuori dagli alberi e liquefatte dai raggi del sole vicino, galleggino sul mare e siano poi gettate dalla forza delle tempeste contro il litorale opposto.
Se tenti col fuoco la natura dell’ambra, come una fiaccola si accende nutrendo una fiamma grassa e odorosa che poi va spegnendosi in pece o resina. Il popolo dei Sitoni continuando diventa il confine dei Suioni. In tutto simili, differiscono soltanto in ciò, che vi regna una donna: tanto sono degenerati dalla libertà e dalla stessa schiavitù.
XLVI
Questo è il confine della Suebia. Esito nel mettere il popolo dei Peucini dei Venedi e dei Fenni tra i Germani o tra i Sarmati, benchè i Peucini, chia-