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— Essi sono d’accordo, — soggiunse con disprezzo. Poi, forse umiliata di aver destato la compassione che Alfonso le dimostrava, aggiunse: — Del resto non capisco neppur io perché cerchi di avere quest’indirizzo. Non saprei farne altro che lanciarvi qualche insolenza, cosa inutile perché egli deve sapere che cosa gli direi se potessi.
Alfonso sarebbe rimasto piú a lungo commosso da questa strana visita se, andandosene, la signora White, come egli si ostinava a chiamarla, non gli avesse fatto un saluto freddo, non piú che cortese e che bastava a dimostrargli quanto poco ella ci tenesse ai suoi conforti.
Sanneo chiamò Alfonso per ringraziarlo e per chiedergli se durante la sua assenza nulla di nuovo fosse avvenuto.
Ritornando al suo posto, s’imbatté per la prima volta nel signor Maller. Avrebbe potuto evitarlo perché Maller che ritornava appena allora dal funerale lo aveva preceduto e si dirigeva alla sua stanza, ma credette di esserne stato visto e non volle lasciar credere di temere quest’incontro. Accelerò il passo, sorpassò Maller e lo salutò inchinandosi; non ne fu sicuro, ma gli parve che Maller chinasse anche lui il capo. Prima d’infilare il piccolo corridoio a sinistra, si volse e vide che Maller stava voltandogli la schiena per entrare nella stanza. Il principale aveva il volto intensamente rosso e Alfonso rimase in dubbio se quel rossore era prodotto dall’agitazione per essersi imbattuto in lui o se era il solito colore alla cui vista egli non era piú abituato.
Da quest’incontro rimase agitato tutto il giorno e dall’agitazione risultò un aumento del suo lavoro. La sua attività stava sempre in rapporto diretto alle inquietudini che gli apportavano le sue relazioni con Maller.
A mezzodí non osò uscire immediatamente dall’ufficio temendo di vedere di nuovo il signor Maller che a quell’ora andava alla borsa.
Ballina lo trattenne con le sue chiacchiere. Alchieri aveva detto ad Alfonso che il buon umore di Ballina da qualche tempo era diminuito. L’ex-ufficiale non aveva compreso per bene quale mutamento fosse avvenuto nell’umo-