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Completata dal suo rossore, quella frase era una confessione, il racconto come White aveva rotto senza riguardi quella relazione da un giorno all’altro, e questo modo faceva apparire per molto leggeri i rapporti ch’erano esistiti fra di loro.
Egli finse di non aver compreso:
— Forse non sarà ancora giunto a destinazione!
Sapeva bene che in quel tempo White avrebbe potuto fare il giro del mondo.
— Oh! so che vi è giunto perché da altra parte, da suo fratello, da Londra, mi venne annunziato. Lei non sa ove ora si trovi?
Per il bisogno di dimostrare la sua partecipazione, Alfonso tradí quanto aveva compreso.
— Non lo so e mi dispiace, — disse con violenza, — perché se lo sapessi glielo direi ad onta della mia amicizia per lui.
Prendeva con tanta risolutezza partito per essa perché gli sembrava di trovare qualche somiglianza fra il dolore di quella signora e quello di Lucia.
White, dall’aspetto tanto signorile, faceva un’azione peggiore di quella di Gralli.
Gli occhi azzurri della signora si riempirono di lagrime che però non traboccarono; senza che le avesse rasciugate scomparirono riassorbite. Ella non fece delle confidenze, ma parlò come se ad Alfonso avesse già raccontato tutto.
— Egli crede di soddisfare ad ogni suo dovere verso di me assegnandomi una pensione. — Rizzò il capo con fierezza. — Spero di guadagnare abbastanza fra qualche mese da poter fare a meno anche di quella.
Entrò Alchieri cantando, lieto della passeggiata fatta. Vedendo la signora si confuse e chiese scusa.
Erano finite le confidenze tanto bene avviate.
Alfonso la trattenne ancora alla porta per consigliarle di rivolgersi a Maller il quale doveva sapere ove White si trovasse. La bellezza e la fierezza di quella donna facevano aumentare in lui il desiderio di aiutarla.
Ella rispose ch’era già stata da Maller e che le aveva dichiarato di non saperne nulla.