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ca su quella per procurarsi la soddisfazione di offenderlo ancora. 

Egli rimase inalteratamente calmo. Solo una volta si agitò allorché per errore, stanco di veder continuata la discussione sempre con le medesime parole, aveva dichiarato che la discussione fra di loro era inutile perché per non partire egli doveva trovare delle buone ragioni per convincere Annetta. Ella gliene suggerí dieci in un fiato. Alfonso si commosse perché gli balenava alla mente la possibilità che potesse venir costretto a rimanere; riconobbe il suo errore e senza perdersi a confutare le ragioni portate da Francesca, con un’ostinazione che a lui stesso ricordò quella della gente di poche idee, dei contadini, si limitò a protestare ch’egli avrebbe fatto semplicemente il volere di Annetta senza indagare se ella avesse ragione di volere cosí o meno. Egli faceva un matrimonio d’amore, per parlare piú a lungo si ripeteva, egli faceva un matrimonio d’amore e non voleva agire con l’accortezza di chi persegue un interesse. 

Ella camminava di nuovo due passi dinanzi a lui e sembrava di aver rinunziato a convincerlo. Tutto ad un tratto rallentò il passo. Ebbe di nuovo il dubbio ch’egli diffidasse di lei. Era una supposizione non ragionevole, ma la sorpresa, il dolore di dover lasciarlo senz’aver ottenuto quello che le era sembrato tanto facile, la turbavano. Ella agiva inconsideratamente seguendo i primi impulsi. 

Si mise a spiegargli perché ella prendesse tanta parte al suo destino e la voce calma doveva celare una grande agitazione che la portava a tali confessioni. 

— È ben vero che io voglio bene a lei e alla sua famiglia, — incominciò con una freddezza che rendeva ironica la sua frase, — però non è soltanto quest’affetto che mi fa agire. Le conseguenze che devono derivare a me da questo matrimonio sono tali che ne dipende la felicità della mia vita. Ha capito o dubita ancora che i miei consigli sieno dati in mala fede? 

Egli piú non ne poteva dubitare; aveva compreso. Nel delirio della notte, Annetta gli aveva confessato ch’era stata dessa a opporsi al matrimonio di Maller e gli ave-