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Essa non subito ricordò di essere passata per quella via. Lo ricordò dopo uno sforzo di memoria anzi di ragionamento: doveva essere passata per quella via essendo giunta a quell’altra da casa sua. Il giovinotto era un suo cugino ritornato dagli studii. Un ragazzo cui non bisognava dare importanza.

Di nuovo egli non le credette, ma gli parve per il momento di non dover insistere. Prima di congedarla — pretestò una grande stanchezza — le diede del denaro, questa volta non chiuso in una busta, ma contato accuratamente sul tavolo. Guardò la fanciulla per poter gioire della sua riconoscenza. Non ne vide molta. Prima di tutto a lei ripugnava sempre di parlare di denaro e il vecchio dovette più volte invitarla di assistere a quel computo perchè essa guardava via; poi la somma non era grande in verità perchè allora con quei denari si potevano comperare tutt’al più gli stivali che la giovinetta portava.

Essa se ne andò dopo di avergli dato un gran bacione e certamente pensò che l’amore veniva riservato al secondo abboccamento.