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lui quando commentava atti di cui provava rimorso. Non trovava parole per salutarla e lungamente tenne la piccola manina inguantata nelle proprie. Era tanto bello di voler bene. Sorgeva per lui una nuova, un’ultima gioventù? Una nuova cura più efficace di tutte?

Poi la guardò. Il volto gli parve meno fresco. Attorno alla bocca che cinque mesi prima gli era sembrata un fiore appena sbocciato, qualche linea s’era spostata. Orizzontalmente la bocca s’era un poco allungata e le labbra sembravano meno alte. Qualche cosa d’amaro? Un rancore per lui, forse? Perchè — ora soltanto lo ricordava — egli aveva promesso amore e protezione, e improvvisamente s’era sottratto a qualunque impegno che avesse avuto con lei. Perciò le sue prime parole furono dette per domandare perdono. Le raccontò che quella volta quando le aveva scritto di dover lasciare la città, s’era invece ammalato. Descrisse la grande angina, che pur giaceva tanto lontano da lui, come se ne avesse sofferto fino alla vigilia. In certo modo, perciò, mentì, ma solo per essere sicuro di ottenere subito il perdono.

Essa, però, non ci pensava di serbargli ran-