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dice. L’oscurità s’avvicinava lentamente. Quando l’avrebbe raggiunto? Oh! certo! Poteva anche dilatarsi da un momento all’altro e avvilupparlo e strangolarlo in un attimo. Così era fatta la morte di cui aveva saputo dall’infanzia in su? Così insidiosa e accompagnata da tanto dolore? Egli si sentiva colare le lagrime dagli occhi. Piangeva dal terrore e non per destare pietà, perchè egli sapeva che pietà non c’era. E il terrore era tanto grande che a lui parve di essere privo di colpa e di peccato. Veniva strangolato a quel modo, lui buono e mite e misericordioso.
Quanto tempo durò quel terrore? Egli non avrebbe saputo dirlo e avrebbe potuto credere che fosse durato tutta una notte se la notte poi non fosse stata troppo lunga. Gli parve che prima si fosse allontanata da lui l’oscurità minacciosa e poi il dolore. La morte non c’era più e il giorno appresso egli avrebbe risalutato il sole. Poi il dolore si mosse e fu subito un sollievo. Fu esiliato più in alto verso la gola donde poi sparve. Egli s’avvolse nelle coperte. Batteva i denti dal freddo e un tremito convulso gli impediva il riposo. Il ritorno alla vita era