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che per lei che poteva perderci ogni possibilità di vita decorosa. Guai se si fosse fidata di altri come s’era fidata di lui. Nella gelosia faceva capolino la propria colpa. È perciò che a compensare il proprio iniquo esempio, il vecchio s’abituò a predicare la morale proprio quando faceva all’amore. Le spiegava quanti pericoli le potevano derivare dagli amori disordinati.
La giovinetta protestava di non avere che un amore, quello per lui. — Ebbene! — gridava il vecchio nobilitato nello stesso tempo dall’amore e dalla morale, — se tu, per ritornare alla virtù dovessi risolvere di non vedermi più, io ne sarei felice. — Qui la giovinetta non rispondeva e ciò per buone ragioni. Per lei l’avventura era chiara tanto che non le era possibile di mentire come faceva lui. Non bisognava lasciare per il momento quella relazione. Era anche facile di tacere quando egli la copriva di baci. Quando però egli si permetteva uno sfogo più sincero e parlava, — attribuendoglieli — di altri amanti, allora essa ritrovava la parola: — Come poteva crederlo? Prima di tutto essa non passava le vie della città altro che in tramway, poi sua madre la