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re denaro per la terza volta. S’adagiò tanto volentieri in così grande dolcezza da sentirsi ferito allorchè essa gli disse di non amare i giovani e di preferire i vecchi. Fu un brutto risveglio di sentirsi dare del vecchio e un dolore di dover inchinarsi per ringraziare della gentile dichiarazione. Però l’abboccamento anche quando fu meno amoroso non fu certo una tortura per il buon vecchio. La fanciulla era tutta occupata a distruggere la buona cena che le era stata offerta e così lui poteva riposare a suo agio.

Fu però lieto di vederla partire e di restare solo. Egli era uso alla conversazione delle persone serie e non gli era possibile di sopportare per troppo tempo il vacuo discorso della bella giovinetta. Si dirà che vi sono artisti e pensatori, gente più seria del mio vecchio commerciante, che da giovani sopportano con delizia il cinguettio di una bella bocca. Ma si vede che i vecchi per certi rapporti sono più serii dei più serii giovani.

Il buon vecchio andò a coricarsi sempre un po’ preoccupato. Quando fu nel suo letto disse: — Non pensiamoci più. Forse non la vedrò