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do per altro scopo che di riderne o di piangerne, l’ammise. La favola seguente può essere considerata in certo senso quale una profezia: In una via suburbana di Trieste vivevano molti passeri, che lietamente si nutrivano con le tante porcheriole che vi trovavano. Vi si stabilì poi un ricco signore, il cui piacere maggiore era di offrire loro del pane in grande quantità. E le porcheriole giacquero inutili sulla via. Dopo alcuni mesi (in pieno inverno) il ricco signore morì, e ai passeri, dai ricchi eredi, non fu concesso più una sola briciola di pane. Perciò quasi tutti i derelitti uccellini perirono non sapendo essi ritornare al loro costume antico. E nel sobborgo il defunto benefattore fu molto biasimato.

Per qualche tempo, a forza di trovate astute, Giulio aveva saputo tutelare il suo sonno. Ma una sera Mario interruppe improvvisamente la lettura e corse al vocabolario per vedervi l’uso di una parola. Giulio, richiamato violentemente da quella dolce via che mena al sonno sulla quale stava scivolando, ritornò tanto bene in sè da riuscire a difendersi con la solita astuzia. Mormorò: — Per la traduzione tede-