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Senilità: «è il romanzo realista nell’accettazione intera del vocabolo. E’ la vita sotto la lente d’un pessimista». Contiene «pagine da maestro». Nota la «imperturbata sicurezza con cui l’autore porta il suo pensiero all'altezza di ciò che ha da dire».

Piccolo della Sera, Trieste, 6-9-27.


Senilità: «s’innalza da terra nel fiato d’una sinfonia gloriosa». Italo Svevo è riuscito a illuminare il suo libro di frequenti, e vorrei dire, dantescamente, periodici bagliori di poesia».

L’Ambrosiano, Milano, 24 settembre 27.

Raffaello Franchi


«Le donne di Svevo sono squisite. Pochi in Italia hanno creato figure di donna che rivaleggino con l’Ada, l’Augusta di Una vita e con l’Angiolina di Senilità. L’arte del romanziere ci offre insieme l’incanto del suo mistero e il gusto d’una sorprendente rivelazione.

Solaria, Firenze, ottobre 27.


I. Svevo «fra i più interessanti romanzieri d’Europa, precursore, anche, dell’intimista Marcel Proust».

L’Italia che scrive, ottobre 27.


Senilità: «libro d’un caposcuola; un libro che dopo trent’anni è moderno, ha già per questo fatto la consacrazione di capolavoro...» «esso sarà contemporaneo di tutte le epoche».

Popolo di Trieste, Trieste, 16-10-27.

Giulio Cesari


Senilità: «il miglior romanzo di uno fra i più interessanti scrittori d’Europa».

I diritti della scuola, Roma, 16-10-27.


Zeno: «l’avvenimento letterario del 1927».

L’Europe nouvelle, Parigi, 22-10-27.


Senilità: «si legge con interesse intenso, con l’anima sospesa e i cuori in sussulto».

Rivista di cultura, Roma, novembre 27


I. Svevo: «che ha sofferto e pianto», che ha dovuto attendere 30 anni prima di essere noto anche nella sua patria... «questo usignolo del romanzo»...

L’Anfora, Livorno, novembre 1927.