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Senilità... «libro degno del più schietto elogio». In Una vita c’è «chiarità e persuasione, aria balzacchiana, verghiana, non clima proustiano». Senilità si riallaccia alla grande tradizione del romanzo: Manzoni, Verga, Stendhal, Flaubert; vero «libro significativo e personale dello Svevo».
I libri del giorno, Milano, maggio 26.
G. Ravegnani
Italo Svevo «scrittore di prim’ordine», «profondamente umorista», «eccellente annotatore di momenti spirituali», «sorprendente segnalatore di azioni e reazioni psicologiche».
Marzocco, Firenze, 16-5-26.
Luigi Tonelli
I. Svevo «diventato un valore della letteratura internazionale».
L’Azione, 10-6-26.
Ferd. Pasini
Svevo, «con gli altri suoi eguali europei rappresenta legittimamente il secolo».
Il Mattino, Napoli, 24-12-26.
Alberto Consiglio
Zeno: «un’autentica opera d’arie e di pensiero».
Corriere del pomeriggio, Bologna, 31-12-26.
Bino Binazzi
Zeno: «dopo le prime pagine ho proseguita la lettura con un interesse quasi morboso»... «certo uno Zeno dorme in fondo ad ognuno di noi».
Il Lavoro d’Italia, Roma, 26-4-27
Senilità: «gli italiani si accorsero di avere uno scrittore di polso proprio in un momento di pauperismo letterario». Del romanzo: «ha tratti potenti nei quali tocca la grande arte». Nessuno dei romanzi «pubblicati dalla guerra in poi, può essere preferito a questo di I. S. che ci addolora senza conforto e ci fa pensare senza speranza».
Lavoro, Genova, 26-8-27.
Zeno: si osserva in tutto il libro una ausserordentlicher Feinheil (straordinaria finezza) di analisi. Si paragona I. Svevo a Franz Kalka.
Literarische Welt, Berlino, 2-9-27
Ernesto Schwenk