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sua più sicura originalità». La «Coscienza di Zeno» è il capolavoro di Svevo, ma il libro più perfetto è Senilità»... Svevo «non ha a temer troppo il giudizio del tempo».
Il Quindicinale, Milano, 30-1-26.
Zeno: «Non rassomiglia ad alcun altro romanzo italiano moderno»... «Non manca d’analogia con Proust... Svevo: «forse il solo romanziere d’analisi dell’Italia contemporanea». Una vita «il solo romanzo flaubertiano della letteratura italiana»... «i suoi tipi, a differenza di quelli di Verga e di Fucini, prendono nel modo più naturale, un valore universale».
Le Navire d’Argent, Parigi, 1-2-26.
«Questa Coscienza di Zeno è un prodotto certo notevole e, crediamo, spontaneo dall’analismo illimitato». «La fortuna che capita oggi, compenso non ingiusto, a questo disconosciuto romanziere triestino, si spiega come la reazione del gusto al troppo di eloquenza e di decorazione che c’è stato in molti romanzi italiani di questo venticinquennio».
Corriere della Sera, Milano 11-2-26.
«La mia scoperta di Italio Svevo risale a due anni; ma veramente furono Joyce e Larbaud i veri scopritori di questo grande romanziere italiano sconosciuto». Zeno «non assomiglia a nessuno dei romanzi pubblicati in Italia dal principio del secolo, ma nemmeno fuori d'Italia. I personaggi di Svevo «si inseriscono nella letteratura europea con la stessa naturalezza di quelli di Thomas Hardy e di Dostoievski».
La Fiera Letteraria, Milano, 28-2-26.
La Coscienza di Zeno: «è un libro ricchissimo, l’arte dello Svevo è originale; egli è riuscito ad ossigenare della più sana e italiana ironia tutto il suo lavoro».
resto del Carlino, Bologna, 11-2-26.
Svevo «la più recente gloria italiana».
Il Patto Nazionale, Roma, 21-4-26.
Anonimo