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sua mite canzone a quel ponte e a quelle case grandi abitate da gente semplice, ma nutrita di buone cose.

I due s’erano ormai fatti abbastanza intimi e si presentarono. «Ragioniere Ernesto Borlini.»

Il Borlini si stupí nel sentire il nome dell’Aghios. «Greco?»

«D’origine, ma lontana.» Era da lungo tempo che l’Aghios non pensava al suo nome greco perché chi lo conosceva accettava quel nome come se fosse stato italiano. Certo nella sua vita, causa quel nome, spesso egli aveva rovistato nel proprio animo curioso di scoprirvi qualche cosa del piú geniale dei popoli. Tante volte aveva analizzato qualche propria parola per vedere se poteva considerarla arrivata da paesi lontani e tante volte aveva accarezzato una propria idea come sorprendente, nata in un cervello atteggiato altrimenti dai cervelli dei suoi vicini. Adesso pensò: “Se l’origine valesse qualche cosa, io, dunque, mi troverei in viaggio tutto l’anno”. Ma molta sua superbia era sparita dacché egli aveva accanto il figliuolo che ne sapeva piú di lui.

Rapido il pensiero del vecchio si ripiegò su se stesso. Subito egli dovette ridere. Somigliava egli a Dante o a Omero? In complesso non c’era niente da perdere scegliendo una nazione o l’altra. Umiliato dal proprio riso, passò a considerare le tabelle statistiche. Delitti passionali e fazioni da una parte e dall’altra. Nulla da guadagnare mettendosi di qua o di lí. Eppoi quanti italiani non erano greci senza saperlo? No! No! Anche lui, per trovarsi in viaggio, doveva pagare il biglietto ferroviario.

«Ho piacere ch’ella non sia greco!» disse il Borlini. «Io, i greci, non li posso soffrire.»

L’Aghios ebbe una smorfia d’imbarazzo. Che cosa poteva dire a quel grosso uomo che in quel momento gli aveva serrata la mano e che subito gli dichiarava che metà del suo organismo gli era odiosa? Il signor Aghios si rassegnò a pensare: “Se tu odii i greci io me ne infischio. Di te non so che il nome, Borlini, e m’è odioso perché lo porti tu”. E tacque. Non occorreva abbandonare la propria famiglia per litigare.

I due cominciavano a conoscersi ed era una intimità. Im-