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parola gentile non meritata (la macchia su quella faccia c’era!) avveniva la ricostruzione del puntello che impacciava i movimenti. Si dava e si domandava l’appoggio. “Nessuno mi dirà ch’io abbia parlato cosí per far piacere a quel coso grosso. Parlai cosí perché sto meglio se dico cose gentili”.

Il coso grosso disse anche lui una cosa gentile: «Io non so perché ella dica di avere un aspetto strano. Non vedo in verità. Davvero non vedo!». Scandiva con pedanteria le sillabe. Era un altro puntello che si cacciava sotto la spalla del signor Aghios. Però aveva sofferto quando la buona creanza l’aveva obbligato di costruire lui l’appoggio all’altro dicendo una menzogna. Ora invece si sentiva sollevato dalla gentilezza che riceveva. Rientrava con un sospiro di sollievo nel consorzio umano, non accorgendosi che anche quel puntello poggiava su una menzogna di cui non sentiva dolore, non avendo potuto inventarla lui. Eppure avrebbe dovuto ricordare che poco prima la propria faccia gli era apparsa strana, anzi, bestiale, con quei mustacchi grossi.

Ringraziò e avrebbe volentieri attaccato conversazione con chi gli aveva regalato un complimento. Ma non trovò l’argomento. Le prime parole che avevano scambiate vertevano su una parte del loro corpo. Continuando cosí si correva il rischio di somigliare ai cani.

Il signor Aghios guardò con desiderio verso il corridoio ch’era tuttavia affollato e ove si fumava, ciarlava e rideva. Avrebbe scommesso che la sua bella fanciulla dagli occhi azzurri c’era sempre ancora; altrimenti non ci sarebbe stata tanta gioia e gli uomini sarebbero venuti a sedere nel compartimento semivuoto. Per poltroneria, malgrado il desiderio, non si mosse. Nel momento di stornare l’occhio dalla porta s’avvide che un’animata conversazione s’era sviluppata nell’altro canto della vettura. Uno dei giovini, quello ammalato, si teneva penosamente teso verso il suo interlocutore per arrivare a sentirlo e aveva nella sua faccia emaciata tutta l’espressione di persona che viene costretta ad una fatica spiacevole.

L’altro invece doveva gustare molto l’occasione di tenere