Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/45

Volle essere giusto e non appena pensò alla giustizia, il suo pensiero corse alla propria moglie. Anch’essa con la faccia tuttora fresca, l’aspetto incantevole come sulla banchina a Milano con quel nastro rosso che si moveva alla brezza vespertina, poteva dare a qualcun altro (non a lui) un po’ di vita e riceverne. Invece essa invecchiava peggio di lui, perché essa poi mancava del suo libero pensiero. Poverina! Non era però suo l’ufficio di darle tale pensiero. In passato egli invece aveva fatto del suo meglio per toglierglielo. Anzi, appena sposati, la sua morale era stata dura e imperiosa. Che rimorso! Non bisogna mai sgridare nessuno, perché poi ci si pente. L’altro resiste ed è male. Cede o si foggia secondo il nostro imperioso volere ed è peggio ancora. Ma se invece in lei tale pensiero fosse ora altrettanto libero che da lui? Poteva essere che, come essa non l’indovinava in lui, cosí lui non lo scoprisse da lei. Sarebbe forse anche lui apparso a lei miserevolmente credulo e perciò gelido, inerte? Se egli avesse potuto istruire suo figlio ossia se suo figlio da lui avesse accettato qualche istruzione, egli, al momento in cui avesse preso moglie, gli avrebbe raccomandato: “Non istruire troppo tua moglie e non foggiarla a modo tuo, perché può avvenire ti riesca”.

Suo figlio l’avrebbe guardato con quel suo aspetto glaciale che poteva anche manifestare un rispetto e avrebbe pensato: “Presuntuosi questi vecchi. Credono tutti fatti come loro e a tutti raccomandano i purganti che fanno per loro”. Aveva già detto cosí una volta ed il male era che allora aveva avuto ragione. Allora e poi mai piú, ma il vecchio aveva ragione di credere che la frase venisse ripetuta molto di spesso.

Ricadeva nel rancore! Non apparteneva a quel treno1 ed egli respinse i fantasmi della moglie e del figlio. Egli voleva fare la vita sua, cioè il suo viaggio.

Il treno si fermò ad una stazione non importante, di cui l’edificio doveva trovarsi dall’altra parte. Dalla parte sua, nell’erba, c’era una quantità di polli che continuavano a razzolare senza quasi accorgersi del treno che in questo momento

  1. Nel ms. «Non apparteneva in quel treno...»