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Sí! È un po’ ansioso Umbertino. Nella sua breve esistenza fu già minacciato ed anche punito. Ma poi è certo che la paura è una qualità della carne. È come una protezione che la involge già quando arriva all’aria. La travia ma certamente la protegge. E nel piccolo Umbertino c’è la paura dei leoni che non ci sono e anche dei carabinieri che di lui mai si curarono e speriamo non abbiano a curarsi mai. Quando li vede procede piú silenzioso. Sa che sono incaricati di una sorveglianza e sa ch’è una sorveglianza piú dura di quella cui fu sottoposto lui, assidua, un po’ noiosa ma accompagnata di carezze e di dolci. Non è mica sicuro che i leoni non arrivino una volta o l’altra anche a Trieste e che i carabinieri s’avvedano di questo bambino che talvolta provocò l’ira del padre e del nonno e anche le lacrime della madre.

Le ire del nonno furono sempre brevi e subito dopo accompagnate da dolci spiegazioni, rimproveri indirizzati tanto a lui che a me stesso ma questi in un soliloquio che mi dava bontà ma non vergogna. Si camminava tanto bene insieme per tutte le vie della città, io molto meno distratto di lui perché richiamato alla realtà da una minaccia d’automobile o dall’ammirazione per quel bambino dalla testa ingombra da sciocchezze. Perciò gli somigliavo meno, solo perciò, solo perché non ero libero essendo incatenato ad una sorveglianza. Altrimenti saremmo proceduti insieme, molto simili, spesso silenziosi perché Umbertino è già abituato a non dire tutto. L’ultima volta che fummo insieme si ficcava all’ombra di albero per ammirare come egli allora restava privo di ombra. Si restringeva per essere tutto coperto dall’albero, ritirava un braccio che ne sporgeva. Gli riusciva e procedeva silenzioso. Forse trovava troppo infantile il suo pensiero per rivelarlo ad altri.

Con Antonia e Umbertino capitò spesso in casa un’altra noia ma una speranza: Il signor Bigioni. Non Baglioni e non Grigioni come si chiamavano due altri amici ch’ebbimo familiari anni addietro ma Bigioni. Quando mi rivolgo a lui egli deve suggerirmi il suo nome perché io sono sempre esitante fra i tre nomi, ciò che rende piú difficili le nostre relazioni. Non mi è simpatico perché ha qualche qualità di Va-