Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/137


Egli si vedeva come un uomo che capitato per propria colpa su un’erta china precipita e rimangono inutili tutti i suoi sforzi per fermarsi perché il terreno frana sotto ai suoi piedi e gli arbusti a cui si attacca non resistono. Gli sembravano sforzi per fermarsi quella gita in cerca di sua madre e la speranza di ritrovare Antonio vivo!

Invece appena allora, in quell’agitazione in cui si trovava, fece l’unico sforzo per salvarsi, ma tanto balordamente che fu quello stesso sforzo che lo perdette. L’uomo sulla china, per salvarsi, non aveva trovato di meglio che secondarla e precipitarsi da sé a valle.

Bisognava liberarsi da quel cappello a cencio che gli pesava sulla testa come il suo delitto stesso. Non rammentò l’intelligente osservazione di Giovanni e risoluto entrò da un cappellaio. Era l’ora in cui si doveva venir osservati meno perché si stava già chiudendo il negozio, ma egli non pensò che trasudato dalla corsa e agitato da tante emozioni, sarebbe bastato un solo sospetto per scoprire in lui il malfattore che fugge.

Una ragazza già vestita per abbandonare il negozio, inguantata, elegante, con certi occhi neri spiritati dall’impazienza, gli chiese che cosa desiderasse e udito che voleva un cappello, con una smorfia ritornò dietro al banco. Il padrone un giovine alto e magro si alzò da un piccolo tavolo posto nel fondo del negozio.

Prima che si alzasse Giorgio non lo aveva veduto ed ora non lo guardava ma si sentiva osservato da lui, ciò che finí con lo sconcertarlo.

«Presto» mormorò con accento supplichevole che alla ragazza dovette sembrare fuori di posto.

Ella gli offerse un altro cappello a cencio. «No!» disse lui con qualche vivacità.

Ella gliene porse un altro ch’egli prese in mano risoluto di non rimanere piú oltre in quella luce, osservato con intensa curiosità dalla ragazza, dal padrone e dal facchino che aveva tralasciato di ritirare i cappelli esposti evidentemente soltanto per guardarlo.

Egli ben volentieri avrebbe fatto a meno di provare il